Crisi del 1929

Salve a tutti e benvenuti nel mio sito. Mi chiamo Andrea e questo è il mio progetto per l'esame di quinta superiore. Scorrendo in basso troverete molte informazioni sulla grave crisi del 1929 (conosciuta anche come grande depressione) e sugli anni successivi.

wallstreet

Anni Ruggenti

La fine della guerra

Il giorno 11 novembre 1918 la prima guerra mondiale finì. L'Europa si trovava in una condizione critica, di profonda stanchezza e disperazione. In guerra erano morti oltre otto milioni di soldati e una cifra più o meno simile di soldati era rimasto mutilato o ferito.

11 novembre 1918

Anni ruggenti

Conosciuti anche come Roaring Twenties sono gli anni Venti del XX secolo. Questo periodo è stata caratterizzato da cinema, letteratura e musica e da una grande espansione industriale, trasformatasi poi in un disastro a causa della depressione del 1929 e del proibizionismo. Sono questi gli anni

  • del ritorno alla normalità politica dopo la prima guerra mondiale;
  • dell'esplosione del fenomeno della musica Jazz;
  • dell'evoluzione del ruolo della donna che portò, oltre a mutamenti nella moda, a fenomeni di protesta come il femminismo delle suffragette e le anglosassoni flapper (equivalenti alle francesi garçonne o alle italiane maschiette);
  • dello sviluppo in campo artistico dell'art déco.
1920 - 1929

Proibizionismo

Negli Stati Uniti, tramite il XVIII emendamento e il Volstead Act, venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcool.
Il proibizionismo e i "ruggenti anni venti" furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come gangsterismo. Una figura di spicco fu Al Capone; la sua fortuna così come quella di molti altri criminali conclamati e non, fu raggiunta tramite i proventi del traffico di alcool, sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che essendo la sostanza in questione non controllata e illecita era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.

1919 - 1933

Al Capone

La borsa di Wall Street

Storia

L'istituzione dello Stock Exchange di New York risale al 1817, anche se già da qualche anno i brokers si riunivano nel vicino bar Tontine. La borsa visse un periodo di floridezza lungo tutto l'Ottocento ad eccezione della crisi del 1869 causata dall'affarista Jay Gould. Il periodo più drammatico della borsa fu senza dubbio il crollo del 1929, seguito dal calo dei prezzi delle materie prime e dei titoli, che per qualche caratteristica si ripropose nel 1987, altro grande momento di panico e di cattiva gestione a causa di forti speculazioni.

Oggi

Attualmente la borsa americana è soprannominata in due modi: Big Board e New York Stock Exchange. E’ la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. La capitalizzazione totale di Wall Street è di 21 000 miliardi di dollari, di cui oltre 7 000 miliardi di aziende non americane. Wall Street ha sede al numero 11 di Wall Street.

Giovedì nero e crollo della borsa

Il crollo di giovedì 24 ottobre 1929 seguì ad una serie di giorni negativi per le persone che investivano sul mercato delle contrattazioni dei titoli. Lunedì 21 ottobre (dopo una cattiva seduta già il sabato precedente) era stato un giorno molto negativo. Quel giorno le vendite ammontarono a 6.091.879 seminando preoccupazione tra azionisti e speculatori. Il giorno successivo il direttore della National City Bank, tra i massimi responsabili della speculazione selvaggia che aveva interessato gli ultimi anni, dichiarò che le condizioni del mercato erano "fondamentalmente sane" e invitava a guardare positivamente al futuro, auspicando che la situazione di tranquillità si sarebbe automaticamente ripristinata.

Mercoledì 23 ottobre si vendettero circa 2.600.000 azioni, nell'ignoranza peraltro di moltissimi risparmiatori (così come era stato il lunedì), a causa del ritardo nella registrazione delle contrattazioni da parte del ticker (macchina che comunicava le quotazioni e le contrattazioni dei titoli e il loro volume). Alla fine della giornata aumentò vertiginosamente il numero delle richieste di aumento degli scarti di garanzia. Ai comuni investitori si richiedevano maggiori garanzie collaterali (come conseguenza della caduta del valore del titolo a riporto, che non costituiva più garanzia sufficiente a coprire il prestito con cui lo si era acquistato) e dunque, in definitiva, più soldi per la speculazione.

Giovedì fu il primo di una serie di giornate rovinose per il mercato azionario. Furono 12.894.650 le azioni che cambiarono di mano, a prezzi via via più bassi, gettando nella disperazione molti risparmiatori e investitori. La seduta era iniziata in modo tranquillo, ma i prezzi dopo qualche ora presero a scendere verticalmente e alle 11,00 si era diffuso un clima di paura, talché nessuno più comprava. Mezz'ora dopo il mercato era in preda alla psicosi. Si verificarono vere e proprie vendite da panico (panic selling). Negli ambienti dello Stock Exchange, sede della borsa valori, si respirava un'aria di profondo nervosismo, mentre si diffondeva la voce che undici noti speculatori si erano tolti la vita.

Ripercussioni

In America:

Il fallimento dei tentativi iniziali di trovare soluzioni comuni sul piano internazionale alla crisi spinse da una parte tutti i paesi a introdurre misure protezionistiche e a creare "aree economiche chiuse" (esempio le "tariffe preferenziali" fra gli Stati del Commonwealth britannico); dall'altra i governi furono indotti a sperimentare su vastissima scala forme di partecipazione diretta dello Stato alla vita economica nazionale. Effetti della Grande depressione negli Usa e nel Mondo:

Gli stati cominciarono a svolgere così funzioni imprenditoriali e previdenziali. Questo tipo di interventi, ad esempio il New Deal in USA e la fondazione dell'IRI in Italia, furono sistemizzati e teorizzati successivamente da John Maynard Keynes, da cui la definizione “politiche keynesiane”, in forte opposizione ai principi della teoria classica liberista.

In Europa:

Anni 30

In America

Gli anni Trenta furono molto duri. Per cercare di uscire dalla crisi il presidente Roosvelt avviò un programma nominato "New Deal" che si proponeva vari obiettivi:

In Europa

Gli anni Trenta segnarono un periodo di enorme crisi economica e sociale. Essa si affacciò in numerosi Paesi d’Europa, primi tra tutti l’Inghilterra laburista, in ginocchio a causa dell’altissimo tasso di disoccupazione e ai sempre minori sussidi sociali garantiti ai cittadini. L’Italia reagì alla forte crisi attuando una serie di politiche di risanamento pubblico, come le bonifiche delle terre paludose, aprì le porte all’autarchia, cioè al progetto politico di autosufficienza economica caratterizzato dalla totale assenza di relazioni commerciali con l’estero, istituì l’IRI al fine di salvare dal fallimento le principali banche italiane. La crisi toccò livelli altissimi anche in Paesi come la Francia e la Germania. Fu proprio da questi anni di grave difficoltà economica che il progetto hitleriano poté realizzarsi.

Bibliografia

Wikipedia.org
Scuola.net
Sansepolcroliceo.it
Studenti.it
Novecento.org
Libro di Testo "L'esperienza della Storia 3"
Libri presenti in biblioteca comunale di Zugliano